Storia della Contrada di Gracciano
30 Marzo 2020
Proseguiamo il racconto delle origini delle contrade di Montepulciano per farvi conoscere le tradizioni più importanti di questo borgo e le caratteristiche uniche anche rispetto ad altre località toscane.
La contrada di Gracciano è la prima che si incontra arrivando a Montepulciano, passando da Porta al Prato e andando verso il centro storico; confina con Voltaia e Poggiolo e corrisponde alla parte bassa della città. In questa contrada trovarono sede, fin dall’inizio del XV secolo, tutte le attività economiche trainanti della città poliziana.
Il simbolo di Gracciano è un leone, raffigurato nello stemma ufficiale assieme ai colori verde e nero; è la contrada dalle origini più recenti (1974, quando venne rilanciato il Bravìo delle Botti), è stata l’ultima a essere inserita all’interno delle mura ed esiste una frazione di Montepulciano con lo stesso nome, a circa 7 km dalla città. C’è un aneddoto riguardo la scelta dell’animale nello stemma: inizialmente era una cornacchia, poiché c’era un riferimento a Santa Agnese, secondo la leggenda assalita da delle cornacchie, e da questo è derivato il termine “gracciano”.
Tuttavia, in seguito a delle ricerche storiche effettuate sui nobili Tarugi, si è scoperto che il simbolo originario di questa contrada è il leone, raffigurato in campo oro.
Le cose da sapere sulla Contrada di Gracciano e sul Bravìo delle Botti
Sebbene a Montepulciano tutto ciò che riguarda le contrade sia strettamente correlato alla gara del Bravìo, è corretto approfondire le origini storiche di questa suddivisione della città risalendo allo Statuto del 1337, dove si fa menzione appunto delle contrade Collazzi, Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Tolosa, Voltaia.
Ogni contrada aveva la sua “Societas”, e un Rettore che veniva nominato a capo di essa; inoltre c’era una tradizione importante in occasione della festa di Sant’Agnese il 10 Maggio, quando i Rettori delle contrade dovevano recarsi al monastero di Santa Maria Novella fuori dalla Porta di Gracciano (oggi è la Chiesa di S. Agnese) per offrire alla santa un cero di adeguate dimensioni.
Si trattava di un’occasione che prevedeva la partecipazione di gran parte della popolazione di Montepulciano.
Riguardo invece le cose da sapere oggi su Gracciano, ricordiamo che la sede della contrada si trova nella cantina del Convento di Sant’Agostino (risalente al XII secolo e poi ristrutturata nel XV secolo), uno dei luoghi da vedere nel corso di un itinerario a tema, oltre a Palazzo Bucelli, noto perché una ricca collezione di reperti etruschi, oggi esposti in parte al Museo Civico di Montepulciano.
A proposito del Bravìo delle Botti, un particolare che non tutti conoscono riguarda la grandezza delle botti: nelle prime edizioni, queste botti erano più piccole e venivano spinte da più persone (i cosiddetti spingitori), oggi, invece, le botti sono più grandi e le squadre sono composte da due persone per contrada.
Gracciano ha vinto 7 volte il Bravìo delle Botti: 1974-1981-1997-1999-2000-2010-2011.
Per ulteriori informazioni sulle contrade, leggi il post Storia delle 8 contrade di Montepulciano.