I migliori vini da dessert in Toscana da degustare assolutamente
14 Dicembre 2018
Sono innumerevoli le produzioni alimentari ed enogastronomiche eccellenti della Toscana e, in particolare, della zona della Val d’Orcia, tra cui spiccano le rinomate produzioni vinicole DOCG e DOC di vini bianchi e rossi. A questi, da secoli, si affiancano, con caratteristiche e qualità assolutamente non da meno, quelle dei vini da dessert.
Dunque, dall’antipasto fino ad arrivare al dolce, in Toscana non manca mai il giusto accostamento per ogni portata, ma quali sono i migliori vini da dessert che non si può non degustare?
I vini da dolce della provincia di Siena
Immancabile sulla tavola a fine pasto, accanto ai cantucci, altra produzione tipica della Toscana le cui origini affondano nel tempo e la cui prima ricetta ufficiale fu scritta nientemeno che alla fine del Settecento, il Vin Santo di Montepulciano presenta caratteristiche specifiche ed uniche.
Questo vino, che è tra le produzioni eccellenti della cantina di Borgo Tre Rose, nasce, infatti, dalla lavorazione delle uve Malvasia bianca, Trebbiano e Grechetto fermentate ed invecchiate per almeno tre anni in botte. Il risultato è un vino dolce che ormai da tempo immemore abbraccia proprio i cantucci, ma anche altri biscotti secchi e dolci con frutta secca o cioccolato, per poter concludere a pieno l’esperienza culinaria in Toscana. Per saperne di più rimandiamo all’articolo Guida alla degustazione del Vin Santo.
Nella vicina Montalcino, invece, oltre al noto vino rosso Brunello DOCG, si produce da centinaia di anni anche il Moscadello, altro vino da dessert realizzato esclusivamente in questa zona con uve di Moscato bianco.
Anche in questo caso, l’abbinamento al dolce a fine pasto viene da sé: ad accompagnare un sorso di Moscadello, che sia del tipo frizzante, tranquillo o vendemmia tardiva, i primi due da consumarsi giovani, mentre l’ultimo necessita un periodo di invecchiamento, ci pensano i ricciarelli, biscotti a base di mandorle tipici della tradizione senese.
I vini dolci delle isole toscane
Spostandosi, poi, dalla terraferma sulle isole, troviamo altre due produzioni di vini da dessert eccellenti ed assolutamente da degustare. Si tratta dell’Aleatico dell’Elba e dell’Ansonica del Giglio.
Il primo è un passito DOCG di colore scuro, a differenze dei vini da dolce di colore chiaro di Montepulciano e Montalcino, ottenuto con l’omonimo vitigno che si ritiene sia una variazione del Moscato a bacca nera toscano. Vino non liquoroso di sapore dolce e corposo, si abbina, secondo la tradizione dell’isola, alla schiaccia briaca, un dolce tipico impastato con uvetta, pinoli, frutta secca e lo stesso Aleatico.
Infine, il passito Ansonica che viene prodotto anche nella zona costiera della Maremma, oltre ad essere diffuso come vitigno in altre regioni del sud Italia. Questo vino DOC di colore chiaro e dal sapore secco si ottiene, come da tradizione, con uve omonime coltivate nei piccoli appezzamenti di terra disposti in terrazzamenti, circa una ventina di ettari in totale per tutta l’isola, a cui si aggiunge, in minima percentuale, Biancone, Moscadello, Malvasia e Procanico. L’abbinamento voluto dalla tradizione è con la Sportella Riese, un pane pasquale dolce che, con il Ceremito, si scambiava tra i giovani come pegno d’amore.Credits foto di anteprima: pixabay.com/it/uva-sun-raggio-di-sole-frutta-3550733/