I luoghi da visitare fuori dal centro storico di Montepulciano
27 Novembre 2018
Sebbene Montepulciano sia rinomata a livello nazionale e internazionale per le sue bellezze, le produzioni vinicole e le vicende storiche risalenti fino all’epoca medievale che caratterizzano un po’ tutta quest’area della Toscana, i borghi che la circondano sono altrettanto ricchi e da inserire all’interno di un itinerario di viaggio alla scoperta delle meraviglie d’Italia.
Partenza da Valiano
A metà strada tra l’incantevole Lago Trasimeno, nella vicina Umbria, e la città di Montepulciano, il borgo di Valiano, a 330 metri sopra il livello del mare, ha una storia millenaria che conserva ancora nel suo centro storico dai tratti tipicamente medievali.Tra le verdi colline coltivate con filari di vino nobile, questo borgo offre l’opportunità di visitare il Castello edificato nel 1100 e che, per la sua posizione strategica, fu, in epoca medievale, conteso e poi dominato dalle vicine città feudali di Perugia, Siena, Firenze e la stessa Montepulciano a cui Valiano fu poi annesso nel 1774. Da non perdere anche la pieve di San Lorenzo Martire che conserva le reliquie del santo patrono e diverse opere artistiche.
Le frazioni di Montepulciano
Proseguendo in un itinerario di scoperta lungo le strade del vino nobile, si incontrano le diverse frazioni che caratterizzano quest’area, tra cui Montepulciano Stazione, chiamato, fino al 1925, Fontago, nome che oggi ne indica un rione. Da qui si può partire verso le località di maggiore interesse storico e gastronomico della zona di Montepulciano. Più a nord, Abbadia, anticamente badia de’ Caggiolari o badia Crepaldo, nome che le deriva dall’Abbazia di San Pietro che qui sorgeva e di cui oggi rimane l’omonima chiesa. Questo borgo affacciato sulla Val di Chiana si è sviluppato anche grazie ad una diramazione della via Laurentina che ancora l’attraversa.A pochi chilometri di distanza da Montepulciano, il borgo di Gracciano ha origini lontanissime nel tempo. Viene, infatti, nominato per la prima volta in un documento del 775 custodito nell’archivio dell’Abbazia di S. Salvatore al Monte Amiata e poi in un documento dell’862. Sembrerebbe che sia proprio da questa località che derivi il nome della Porta di Gracciano, risalente al 1300 e ristrutturata da Sangallo nel 1500, nelle mura di accesso proprio di Montepulciano.
Cosa vedere ad Acquaviva e Sant’Albino
Incontriamo, poi, Acquaviva che fu abitata già in epoca romana, come testimoniato da un recente ritrovamento archeologico, anche se solo nell’803 questa città, oggi frazione di Montepulciano, venne nominata per la prima volta in un documento firmato nella pieve, ormai scomparsa, di San Vittorino de Acquaviva. Occhi aperti per il calendario degli spettacoli presso il Teatro della Società dei Concordi, nato nel 1908 per valorizzare la cultura e il teatro popolare, ancora oggi questo spazio in stile liberty contribuisce a salvaguardare valori e tradizioni storici, culturali e sociali portando anche artisti internazionali e giovani talenti ad incontrarsi nella manifestazione annuale Cantiere Internazionale d’Arte, nata ad Acquaviva nel 1976.Infine, merita una visita Sant’Albino, borgo tra i monti della Maddalena noto fin dall’antichità per la sua sorgente di acqua sulfurea citata nel XVII secolo dallo scienziato Leonardo Di Capua e, nel XIX secolo, da Tagioni Tozzetti nella sua opera dedicata alle acque di questa zona. Oggi, grazie alle sue proprietà terapeutiche, quest’acqua viene utilizzata nelle vicine Terme di Montepulciano.