Come abbinare i vini toscani ai cibi: le regole da seguire e gli errori da evitare
29 Maggio 2019
L’Italia è un paese rinomato nel mondo per la sua storia, bellezza, cultura e tradizione culinaria; quest’ultima si caratterizza in ogni regione con le specialità della tavola che da secoli non smettono di deliziare i palati. La Val d’Orcia, con le produzioni tipiche del territorio, offre moltissimi piatti che vanno dall’antipasto al dolce, ma come abbinare i vini toscani a questi cibi della tradizione?
Le regole da seguire e gli errori da evitare nell’abbinamento dei vini
Il presupposto per scegliere il vino giusto per il pasto si basa sul bilanciamento tra la sensazione suscitata dal cibo e quella del vino in modo da esaltarne le caratteristiche.
Una scelta pensata in questo senso farà vivere l’esperienza del pasto, che non è quindi da considerarsi, erroneamente, solo occasione per nutrirsi.
La produzione vinicola toscana è così ampia da proporre abbinamenti con qualsiasi portata, carne, pesce o vegetariana, dall’antipasto al dolce. Nella sola Val d’Orcia, sono rinomati il vino Nobile DOCG e rosso DOC di Montepulciano oltre al Vin Santo DOC, mentre sul territorio regionale troviamo anche altri vini bianchi, rossi e moscati.
I vini toscani dall’antipasto al dolce
Una volta seduti a tavola, non si può non cominciare con un calice di vino Rosso di Montepulciano, dal gusto rotondo e piacevole, insieme a due specialità regionali, i salumi di cinta senese e il pecorino di Pienza, affiancate da crostini con i fegatelli o con lardo di Colonnata IGP e bruschette con olio d’oliva toscano, anch’esso IGP, aglio e un pizzico di sale.
Il primo piatto strizza l’occhio alla tradizione contadina con la zuppa di pane o di fagioli e i pici, una pasta fresca simile a spaghetti fatta con acqua e farina bianca e gialla il cui condimento tipico della zona di Montepulciano è l’aglione. Un’alternativa interessante sono gli gnocchi impastati con lo zafferano la cui coltivazione, su questo territorio, risale al 1200 ed ha poi ottenuto anche la denominazione DOP. Per queste portate si può scegliere tra un vino Rosso di Montepulciano o di Montalcino.
Un classico che non può mancare è la cosiddetta bistecca “alla fiorentina”. Il vino consigliato? Nobile di Montepulciano, naturalmente, che esalta la sapidità della carne. I vegetariani non rimarranno a bocca asciutta potendo scegliere, in inverno, una ribollita di verdure affiancata da un Chianti, o una fresca panzanella in estate con un Viognier toscano. Per gli amanti del pesce, infine, ci si affaccia sul litorale livornese per un tipico cacciucco e un calice di Vermentino.
Per concludere non può mancare il Vin Santo DOC, dal sapore intenso con note fruttate, insieme ai mitici cantucci senesi, il panforte e i ricciarelli.